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AI: investimenti
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Gli investimenti in ai sono destinati a ottimizzare la relazione con i clienti su una vasta gamma di canali.

 
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L’entusiasmo attorno all’intelligenza artificiale, soprattutto quella generativa, è tutto tranne che passeggero. È diventata una tendenza mainstream nel marketing, come evidenziato nel rapporto del Capgemini Research Institute, presentato in anteprima sul Sole 24 Ore con il titolo “GenAI and the evolving role of marketing”. L’indagine, condotta su un campione di 1.800 manager internazionali provenienti da aziende con un fatturato superiore a un miliardo di dollari in 14 Paesi, tra cui l’Italia, rivela che quasi l’80% delle grandi organizzazioni ha stanziato specifici budget per integrare soluzioni di intelligenza artificiale generativa nelle proprie strategie di marketing.

In Italia, un terzo delle aziende ha già implementato progetti di AI generativa, mentre un altro 24% è in fase di sperimentazione. Le organizzazioni che già investono in questa tecnologia dedicano il 62% del loro budget complessivo alle tecnologie, con una percentuale ancora più alta in Italia, che arriva al 69%. Quasi la metà degli intervistati ha già strutturato team per implementare l’AI generativa, che nei prossimi tre anni sarà applicata principalmente al data analytics (90%), all’ottimizzazione dei motori di ricerca (89%), ai servizi verso i clienti (89%), alla creazione di contenuti (88%) e alla generazione di immagini e video (86%).

I risultati attuali mostrano che i marketer stanno utilizzando l’AI generativa in una vasta gamma di servizi, tra cui la creazione di campagne più coinvolgenti, il miglioramento dell’esperienza del cliente, l’analisi dei dati e la personalizzazione dei contenuti su diversi canali. Questo indica chiaramente che l’AI generativa avrà un impatto significativo sul marketing nel lungo periodo, senza sostituire la creatività umana, ma supportandola.

Gli investimenti in crescita sono principalmente diretti verso l’ibridazione delle piattaforme e il miglioramento della relazione con i clienti, in linea con la prospettiva di una “nuova era conversazionale” prevista anche dall’Harvard Business Review. Questa tendenza è stata evidenziata dalla campagna By You di Nike, che ha permesso ai clienti di progettare le proprie scarpe tramite smartphone, sfruttando la personalizzazione basata sull’intelligenza artificiale.

L’approccio proattivo delle aziende agli investimenti nell’AI generativa è evidente, con il 50% che già ha un budget dedicato e il 25% che pianifica di allocarne uno nei prossimi sei mesi. Anche nel settore B2B, come nelle life science o nella manifattura, la percentuale di investimento rimane alta, con il 65%. Si sottolinea l’importanza di collaborare con esperti esterni e investire nella formazione interna per affrontare le sfide e sfruttare appieno le opportunità offerte dall’AI generativa nel campo del marketing.

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