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Il Ruolo Umano nell'AI
Scopri come le AI stanno cambiando il giornalismo, la produzione cinematografica e il lavoro freelance.
Le intelligenze artificiali hanno assunto un ruolo dominante nei media sin dall’inizio del nuovo millennio. In un universo mediatico frequentato da oltre 5 miliardi di individui, queste IA sono spesso al timone, influenzando il funzionamento dei motori di ricerca, determinando i contenuti nei social network e personalizzando gli annunci pubblicitari per gli utenti. Tuttavia, l’avvento delle intelligenze artificiali generative come ChatGPT, Midjourney, Dall-e, Bard e LLaMA ha sollevato interrogativi più complessi nel panorama mediatico.
L’AI SOSTITUISCE L’UOMO?
Un’interrogativo evidente riguarda l’impatto dell’automazione cognitiva sulla sostituzione o la svalutazione delle competenze umane nei settori mediatici.
Sull’argomento della sostituzione delle figure umane con macchine, si sono udite opinioni contrastanti. Mentre alcuni, come Mathias Doepfner, CEO di Axel Springer (editore di giornali come «Bild» e «Die Welt») hanno notato come le intelligenze artificiali siano già competitive nell’assemblare notizie scritte da altri, altri, come i giornali “Daily Mirror”, “Daily Express” e “BuzzFeed”, esplorano attivamente l’idea di far scrivere articoli alle intelligenze artificiali come ChatGPT. Tuttavia, si tratta più di annunci che di realizzazioni effettive, soprattutto considerando gli errori significativi che i grandi modelli linguistici possono commettere.
Un esperimento condotto da Cnet ha rivelato che gli umani devono correggere metà dei pezzi scritti automaticamente da ChatGPT, indicando che le intelligenze artificiali non sono ancora infallibili. Questo non rassicura i professionisti del settore.
Gli artisti cinematografici negli Stati Uniti hanno persino scioperato per evitare l’utilizzo di intelligenza artificiale al posto degli umani.
Tuttavia, il problema non si esaurisce qui. Jeffrey Katzenberg prevede che l’intelligenza artificiale possa ridurre drasticamente i costi della produzione cinematografica, costringendo gli addetti del settore a essere più produttivi o a ricevere compensi inferiori.
Un’indagine menzionata dal “Financial Times” e condotta da tre accademici provenienti dalle università di Washington e New York – Xiang Hui, Oren Reshef, Luofeng Zhou – ha esaminato gli impatti dell’introduzione di ChatGPT sul volume di lavoro e sui guadagni dei professionisti freelance, inclusi scrittori e grafici, che dipendono da importanti piattaforme online per le loro opportunità lavorative. I risultati hanno rivelato una diminuzione del 3% nelle opportunità di lavoro e una riduzione del 10% nei guadagni nel corso di cinque mesi dall’introduzione di ChatGPT.
IL CAMBIO DI PROSPETTIVA:
L’IA, se da un lato sembra ridurre le opportunità lavorative umane, d’altra parte sta generando una crescente richiesta di professionisti capaci di utilizzare le nuove tecnologie dell’intelligenza artificiale. Ciò implica la creazione di sempre più posti di lavoro che richiedono competenze avanzate nell’applicazione di tali tecnologie.
L’impatto dell’innovazione tecnologica sul mercato del lavoro diventa quindi più evidente: i profili più richiesti saranno quelli capaci di progettare, gestire e implementare queste tecnologie avanzate.
L’Intelligenza Artificiale sta, inoltre, trasformando il panorama delle competenze richieste nel mercato del lavoro. Le competenze digitali, la capacità di interpretare i dati e il know-how nell’utilizzo della tecnologia diventano sempre più cruciali. Il concetto di “reskilling” e “upskilling” diventa centrale, poiché richiede agli individui di aggiornare costantemente le proprie competenze o acquisirne di nuove per rimanere competitivi e rilevanti nel mercato del lavoro e al passo con lo sviluppo tecnologico.